Erede e legatario: le differenze

Quando si tratta di eredità vengono sempre in mente le scene dei film dove si disputa per chi deve ricevere cosa. Grandi faide familiari si creano a causa di un testamento “ingiusto” o di una mancanza di quest’ultimo ma vediamo, prima di tutto, come si diventa eredi.

Ovviamente bisogna accettare l’eredità.
Quando muore una persona con cui abbiamo un legame veniamo qualificati come possibili successori. Coloro che vengono chiamati all’eredità possono essere eredi secondo norme di legge, e quindi avviene una successione legittima, oppure viene istituito un erede nel testamento, e quindi successione testamentaria.

La prima stabilisce che l’eredità viene devoluta ai parenti del defunto, scalando dai più vicini fino a quelli di sesto grado, in mancanza di eredi il patrimonio verrà donato allo Stato. Questo tipo di successione avviene anche quando il testamento è nullo, o viene annullato oppure se esso non ha come oggetto l’intero patrimonio della persona morta. Se fosse questo il caso, si procede seguendo la successione alla parte non attribuita nel testamento.

La seconda, invece, si basa sul testamento, ovvero quando il soggetto dispone i suoi beni in precedenza alla morte. Questo comprende beni materiali ma può capitare che vengano richieste disposizioni morali, per esempio il riconoscimento di un figlio.

Erede Vs Legatario

Seppur teoricamente la differenza fra questi due termini è molto distinta e chiara, a livello pratico può causare non poche difficoltà.

Il primo è sempre necessario per l’ordinamento giuridico, ovvero ci sarà sempre un parente ad ereditare un patrimonio o una quota, esso viene definito successore a titolo universale.

Nel secondo caso, invece, è definito successore a titolo particolare, ovvero subentra solo in determinati rapporti o casi. Ciò significa che gli viene attribuito un bene (detto legato) del patrimonio, come può essere un gioiello o una casa. Inoltre, il legatario è considerata una figura eventuale, poiché l’attribuzione può avvenire solo tramite disposizione testamentaria (salvo casi di legati ex lege).
In poche parole, un erede deve sempre esserci mentre un legatario è discrezionale, c’è solo in base alle disposizioni del defunto.

Da notare bene, queste due figure possono corrispondere, ovvero si può essere sia erede sia legatario contemporaneamente se il soggetto al quale viene attribuito un legato testamentario è uno degli eredi.

Un’altra differenza fra queste due figure riguarda la rinuncia o accettazione del testamento: entrambi possono rinunciare alla loro quota ma l’eredità deve essere accettata, espressamente o tacitamente, dal chiamato mentre il legato acquista direttamente il diritto senza una formale accettazione.

In caso di debiti l’erede subentra sia nei rapporti attivi che in quelli passivi, e quindi risponde dei debiti ereditari, ovvero obbligazioni lasciate dal defunto al momento della sua morte. Inoltre, l’erede può optare per l’accettazione con beneficio di inventario. Essa comporta il pignoramento dei soli bene ottenuti durante la successione, senza toccare il patrimonio personale dell’interessato.

Quando si tratta di eredità e successione sono diverse le difficoltà a cui si va in contro, per questo l’aiuto di un avvocato professionista potrebbe tornare comoda, seguendoci e consigliandoci il miglior modo di agire.