Pet therapy, a che cosa serve e a chi è consigliata

La pet therapy è – come si preannuncia dal nome – una terapia che viene sfruttata per curare alcune malattie grazie agli animali da compagnia. Numerose evidenze scientifiche dimostrano che tra i benefici più comuni troviamo: riduzione dello stress, cura mentale e serenità psicofisica.

In questo articolo vedremo come funziona, a chi è consigliata e quali altri benefici è in grado di garantire.

Cos’è la pet therapy? A cosa serve e a chi è consigliata

La pet therapy è una nuova forma di terapia (e alternativa alla tradizionale) che prevede l’utilizzo di animali domestici per aiutare i pazienti a recuperare la loro sanità mentale o fisica.

Tale pratica può esser compiuta da un professionista del settore. Ovvero quella figura che ha studiato, conseguito master e corsi specifici per acquisire le competenze adeguate.

La pet therapy è consigliata a persone con disturbi mentali di vario tipo, soprattutto se associati a depressione.

Disturbi mentali a parte, molti studi hanno dimostrato quanto tale terapia sia in grado di ridurre i dolori muscolari, a stimolare la socialità nei soggetti con disabilità, abbassare i livelli di pressione sanguigna, regolarizzare il battito cardiaco, calmare l’ansia, stabilizzare gli ormoni del benessere e aumentare endorfina e i livelli di cortisolo.

Gli animali hanno la capacità di esser dei perfetti intermediari comunicativi. Nelle relazioni sociali infatti, sono in grado di trasmettere positività, felicità e seppur gli manchi la parola, sono perfettamente idonei alla comunicazione non verbale ed educativa.

Il coinvolgimento in questo tipo di terapia riguarda prevalentemente cani e gatti. In molte realtà ospedaliere ci sono degli animali da compagnia che vengono “adottati” dai reparti di degenza e si rivelano come presenze positive in tutte le attività svolte da degenti e personale.

Essi vengono curati con amore e dotati di tutti i confort necessari per sentirsi a casa.

Il tipo di animale verrà scelto dal professionista, in base all’obiettivo e alla cura da seguire.

L’adozione di un cane o di un gatto corrisponde ad un vero e proprio allargamento della famiglia ed il suo impatto specialmente con bambini e anziani non può essere che positivo.

Oltre ai giochi diurni procurate al vostro amico a 4 zampe anche un angolino tutto per lui: il posto giusto per riposare o per riporre i suoi piccoli tesori. Gli esperti educatori di cuccedivine.com, da noi interpellati per competenza nel settore, sostengono che un angolo riservato è essenziale per il relax del vostro pet.

Fin da sempre per il cane ad esempio, è stato detto che è “il miglior amico dell’uomo”. Non si tratta di frasi dette con leggerezza, ma attraverso la sua empatia ed emotività, ha la capacità di trasmettere positività all’essere umano.

Tali emozioni si convertono in un senso di piacevolezza assurda, che a loro volta a fianco di una persona malata (indipendentemente che il problema sia fisico o psichico), producono questi effetti:

  1. Aumento del livello di neurotrasmettitori (dopamina e adrenali), influenzando positivamente l’umore e generando benessere psicologico.
  2. Riduzione dei valori quali trigliceridi e colesterolo;
  3. Riduzione di stress, ansia, depressione e paura;
  4. Aumento dell’interazione sociale;
  5. Stimolazioni positive per aumentare la voglia di gioco e di muoversi.

La terapia è suggerita ai “malati” di qualsiasi età, adulti, giovani, bambini o anziani che siano, purché non rientrino tra gli immunodepressi. Questa è l’unica categoria a cui viene sconsigliata la pet therapy, in quanto gli animali sono principali veicoli di contagio di malattie.

Ogni animale ha una sua peculiarità, dunque in base alla struttura che suggerirà la pet therapy, essa potrebbe coinvolgere cani, gatti, asini, porcellini d’India, cavalli, conigli, alpaca e altri ancora.

Ogni animale viene associato dunque ad uno specifico trattamento.

Almeno in Italia, per gli interventi di TAA oppure AAA, si ricorre molto spesso al cane.