Scarpa ortopedica: evoluzione e tipologie

Fin dai primi anni successivi al dopoguerra, a partire dagli anni ’50, si è consolidata la necessità di sviluppare calzature che meglio rispondessero ai bisogni delle persone che presentavano difficoltà motorie, derivanti dalle innumerevoli problematiche e patologie esistenti dell’apparatore locomotore ed, in particolare, del piede.

Evoluzione scarpa ortopedica

Dalle necessità sopra elencate, e a partire dall’esperienza e manualità acquisite dai calzolai, nacque una nuova figura professionale: il tecnico ortopedico. Con il passare del tempo questa figura ha consolidato nozioni tecniche, non solo nell’ambito della realizzazione di calzature ortopediche, fino a trasformarsi in una figura imprescindibile all’interno dei programmi riabilitativi e clinici delle strutture ospedaliere.

Trattandosi di una lavorazione manuale, il limite maggiore è sempre stato il tempo di realizzazione della scarpa ortopedica. A causa delle modifiche e/o adattamenti necessari, nei casi più complessi, per la produzione di una scarpa su misura ci volevano, a volte, anche 3 mesi di lavoro!

L’introduzione di nuove tecnologie e di macchinari moderni ha consentito la riduzione significativa dei tempi di produzione, mantenendo invariate la qualità produttiva e l’efficacia tecnica, correttiva e terapeutica della scarpa stessa.

Un altro elemento innovativo, che ha portato ad una grande miglioria in questo ambito, è sicuramente l’introduzione di nuovi materiali. Infatti l’impiego, ad esempio, di materie plastiche (per la suola) e di tecnofibre (per la tomaia) ha consentito, in modo significativo, alla riduzione del peso complessivo della scarpa ortopedica. Questo aspetto, seppur di rilevanza minore rispetto all’efficacia dell’utilizzo della scarpa stessa, ha da sempre rappresentato un limite costruttivo importante.

Le due tipologie di scarpa ortopedica: su misura e predisposta

Sempre dalla necessità di ridurre i tempi di produzione e di rispondere alle necessità di quegli utenti che manifestano problematiche ai piedi di minore complessità, le aziende che producono calzature ortopediche hanno introdotto sul mercato dei modelli predisposti. Si tratta di calzature tecniche di vario tipo che rispondono a diverse esigenze, ma che sono adatte a tutti quegli utenti che non presentano, ad esempio, deformazioni importanti arti inferiori.

Tra queste vengono individuate le seguenti tipologie:

  • Scarpe predisposte per l’inserimento di plantari ortopedici;
  • Scarpe predisposte per l’inserimento di rialzi;
  • Scarpe predisposte per l’utilizzo di tutori gamba-piede:
  • Scarpe predisposte per utenti che presentano lievi deformazioni (ad es: alluce valgo, piede piatto, ecc…)

Per quanto riguarda la produzione delle scarpe ortopediche su misura, la nota innovativa importante, ricade sicuramente sulle nuove modalità di presa misure del piede, da parte del tecnico ortopedico, per poter poter poi realizzare, in laboratorio, la calzatura. Oggi vengono utilizzati degli scanner ottici che permetto di rilevare, tridimensionalmente, e con maggior precisione e dettaglio tutte le misurazioni utili alla costruzione di una scarpa su misura adatta alle esigenze.

L’introduzione di questa tecnologia, di nuovi macchinari per la lavorazione e di innovativi materiali tecnici hanno consentito la riduzione sostanziale dei tempi di produzione, anche per questa tipologia di scarpa.

In particolare, ciò ha permesso di ridurre gli errori che venivano commessi in fase di realizzazione e produzione della calzatura, consentono di eliminare, di fatto, le successive molteplici modiche che la scarpa richiedeva.