Scatta l’obbligo dei Registratori Telematici

Introdotto nel 2019 per le aziende con un volume d’affari superiore ai 400mila euro e dal 1° gennaio 2020 per tutte le altre, l’obbligo dei Registratori di cassa Telematici è stato prorogato per l’ultima volta all’ 1 gennaio 2021 dal Decreto Rilancio, emanato in risposta alla crisi causata dal Coronavirus.

Per i commercianti con sede fissa e per gli ambulanti è quindi arrivato il momento di mettersi in regola con la nuova normativa.

Nell’ottobre 2019 l’Agenzia delle Entrate ha diramato una guida allo scontrino elettronico che raccoglie tutte le informazioni necessarie e la normativa di riferimento per non sbagliare.

Vediamo sinteticamente i vantaggi e le problematiche legate all’obbligo dei registratori di cassa telematici.

Cosa sono e come funzionano i registratori di cassa telematici?

 Il Registratore Telematico (in sigla RT) è un misuratore fiscale capace di collegarsi a internet.

La sua principale funzione rispetto ai vecchi modelli è, infatti, quella di trasmettere via web e in modo del tutto automatico gli azzeramenti fiscali direttamente all’Agenzia dell’Entrate, liberando l’esercente dalle incombenze di compilazione e tenuta del registro corrispettivi.

Non solo: il nuovo misuratore fiscale registra telematicamente anche le singole operazioni tracciandole quindi una a una, con evidenti vantaggi nella gestione di eventuali resi e garanzie.

Esistono in commercio vari modelli di RT e per questo scegliere il Registratore Telematico adatto alle proprie esigenze non è semplice.
Il consiglio è quello di rivolgersi a professionisti del settore dotati delle opportune autorizzazioni alla vendita e capaci di orientare la scelta verso il prodotto più idoneo.

Un commerciante ambulante, ad esempio, potrebbe avere difficoltà di collegamento a internet o alla rete elettrica, così come un negoziante che fa molti scontrini ha necessità differenti da un altro che ne emette pochi.

Sia che si decida di acquistare un nuovo RT, sia che si scelga di riadattare un vecchio registratore già in dotazione all’azienda, il Governo ha stabilito un importante incentivo fiscale da sfruttare.

Il bonus registratori di cassa

 Per agevolare la messa in regola delle aziende e favorire il passaggio più rapido possibile al telematico sono stati stanziati per il periodo di entrata in vigore della legge dei contributi sotto forma di credito d’imposta.

Nello specifico si tratta di un bonus fino al 50% della spesa che può essere utilizzato “in compensazione a decorrere dalla prima liquidazione periodica dell’Iva successiva al mese in cui è stata registrata la fattura relativa all’acquisto o all’adattamento ed è stato pagato, con modalità tracciabile, il relativo corrispettivo”. (Fonte Agenzia delle Entrate) 

Il bonus ha un valore massimo di:

  • 250€ per l’acquisto di un nuovo registratore
  • 50€ per il riadattamento di uno vecchio.

La legge, inoltre, ha previsto una procedura online che può sostituire in toto l’acquisto della strumentazione fiscale presentando però alcuni inconvenienti per chi produca un’alta frequenza di operazioni.

Registratori di cassa o procedura web?

 Le operazioni di trasmissione dei dati fiscali possono essere operate in due modi:

  • Attraverso un registratore di cassa telematico collegato a internet (si noti a proposito di questo che il collegamento al web è necessario solo nel momento della trasmissione e non per tutto il periodo di funzionamento)
  • Attraverso una procedura online messa a disposizione gratuitamente dall’Agenzia delle Entrate

 Se la procedura web può forse ingolosire, data la gratuità, è bene dire che si ottempera attraverso compilazione manuale di un documento commerciale online per ogni singola transazione.

L’operazione può essere giustificabile per chi ha una bassa frequenza di scontrini, ma assolutamente impraticabile per chi, pensiamo ad esempio ai bar o agli esercizi di generi alimentari, emette documenti fiscali in continuazione.

In questo secondo caso è indubbio che l’acquisto o la modernizzazione di un RT pratico e intuitivo rappresentino l’unica scelta possibile per lavorare tranquillamente, evitando gli errori e garantendo una trasmissione sicura e protetta dei propri dati fiscali.