3 Errori da Non Fare per il Trattamento dell’Acqua della Piscina di Casa

Una piscina di casa è sicuramente un investimento benefico per le persone perché incrementa il loro benessere allontanando lo stress e portando momenti di relax e divertimento.

Per godere di tutto questo, però, bisogna avere cura della manutenzione della struttura e anche dello stato dell’acqua in cui si andrà a fare il bagno.

Infatti, se quest’ultima non viene trattata in modo adeguata, si possono rischiare gravi conseguenze per la salute dei bagnanti.

Ci sono tante altre cose da sapere sulla sanificazione dell’acqua: ad esempio, in questo articolo ad esempio si possono trovare informazioni necessarie su come avere l’acqua della piscina sicura per i bambini.

Nel caso in cui l’acqua non venga chimicamente sanificata, allora è molto probabile che col tempo si andranno a formare funghi e alghe e ad accumulare batteri e altre forme di sporcizia che renderanno la struttura inagibile.

Qui troverete dei consigli utili per evitare di commettere 3 errori da non fare circa il trattamento dell’acqua che, altrimenti, causerebbero la nocività di quest’ultima.

Trattamento dell’acqua della piscina di casa: cloro

Per il corretto trattamento chimico dell’acqua, uno degli elementi fondamentali è sicuramente il cloro: nella giusta dose, infatti, il cloro fa sì che si possa fare il bagno in totale sicurezza.

Ma si deve stare attenti: se il livello del cloro presente nell’acqua della piscina non fosse sufficiente, potrebbero venire a crearsi muffe, batteri, funghi e virus che renderebbero l’acqua nociva per la salute. D’altra parte, se il livello del cloro fosse troppo alto, allora causerebbe irritazioni alla pelle e agli occhi.

Secondo l’Autorità Sanitaria, il valore di cloro libero in una piscina di casa deve essere compreso tra 0,7 ppm e 1,5 ppm, dove ‘ppm’ sta per ‘parti per milione’. Per evitare le spiacevoli conseguenze descritte sopra, il livello di cloro deve dunque sempre essere all’interno di questo parametro.

Per sapere se una piscina rispetta effettivamente questo livello, è possibile fare dei controlli con degli appositi tester per la misurazione del cloro.

Trattamento dell’acqua della piscina di casa: sequestrante

Il trattamento chimico dell’acqua è fondamentale per salvaguardare la salute dei bagnanti, ma in certi casi si deve intervenire per proteggere la struttura stessa della piscina. A questo scopo si può usare il sequestrante per piscine.

Durante l’anno, a causa dell’evaporazione, può capitare di dover immettere nuova acqua nella piscina. In questi casi, soprattutto se si usa acqua di pozzo, può succedere che nell’acqua della piscina siano presenti metalli pesanti come ferro e magnesio, i quali, a contatto con i prodotti usati per il trattamento chimico dell’acqua, potrebbero causare una reazione chimica col rischio di intorbidire molto l’acqua e danneggiare la vasca, andando a formare grosse macchie permanenti sul fondo e sulle pareti dell’impianto.

Per evitare che ciò accada, si deve intervenire al più presto con un sequestrante.

Grazie a quest’ultimo, i metalli pesanti vanno a finire sul fondo della piscina e questo permette di pulire in modo più rapido ed efficiente l’acqua. Infatti, utilizzando una scopa aspirafango o un robot pulitore elettrico, si possono eliminare le particelle dei metalli. Dopodiché, per avere un’acqua totalmente sicura, si deve effettuare una nuova clorazione.

Trattamento dell’acqua della piscina di casa: svernante

Uno dei momenti fondamentali della manutenzione della struttura è quando quest’ultima è chiusa. Infatti, durante l’inverno, mentre non si usa la piscina, potrebbero comparire alghe e calcare che nel lungo tempo potrebbero danneggiare l’impianto e rendere l’acqua insalubre.

Per questo motivo, al momento della chiusura della piscina è importante usare un prodotto chimico specifico per questa evenienza, ossia lo svernante. Questo prodotto, presente sia in forma liquida che in pastiglie, è altamente consigliato per qualunque tipo di piscina e di chiusura della struttura, sia che si usi una copertura isotermica sia che se ne faccia a meno.

Due cose da evitare assolutamente:

  1. L’introduzione dello svernante nell’acqua è l’ultimo trattamento chimico di cui ci si deve occupare e va effettuato quando si è sicuri che il livello del cloro sia fra 1 e 2 ppm;
  2. Ovviamente, come tutti gli altri trattamenti d’urto dell’acqua, nel momento in cui si va a usare lo svernante, nessuno deve essere presente all’interno della vasca.

Questi che abbiamo visto, sono 3 errori da non fare per il trattamento dell’acqua della piscina di casa.