La motivazione aziendale dei propri dipendenti, è un argomento centrale e di vitale importanza per ottenere, non solo un contributo di qualità e maggiore, ma anche un ottimo raggiungimento degli obbiettivi lavorativi preposti dall’azienda.
Gli strumenti di lavoro, le strutture organizzative e le strategie per migliorare le performance delle aziende, sono per questa ragione, oggetto di studio da molto tempo. Esistono 4 aree specifiche in cui si sviluppa la motivazione in azienda:
- L’area del ruolo. In essa è compresa l’assegnazione dei compiti, la job description e gli strumenti di lavoro a disposizione per portare a termine le attività lavorative.
- L’area dello sviluppo. Raggruppa tutto ciò che favorisce la crescita dei propri collaboratori: progetti formativi, percorsi di carriera e valutazione delle performance.
- L’area delle relazioni. È estremamente legata al clima aziendale: rapporti tra colleghi, tra manager e collaboratori, comunicazione interna,condivisione di obiettivi e mission.
- L’area della gestione. Riguarda motivazioni estrinseche: è connessa a fattori economici, come retribuzione e benefit.
Queste 4 fondamentali aree, ad oggi innescano un meccanismo di evoluzione all’interno delle aziende, che si indirizzano sempre più verso il coinvolgimento dei collaboratori, caratteristica legata alla motivazione aziendale, che stimola l’espressione massima del potenziale di ogni dipendente.
L’aspetto retributivo soddisfa sicuramente uno dei bisogni primari, ma non è sempre considerato il più importante. Vediamo quali sono i bisogni profondi collegati ad una produttività e motivazione migliore dei collaboratori in azienda e quali strumenti utilizzare per arrivare a questo essenziale proposito.
Come migliorare la motivazione in azienda.
Il significato che ogni collaboratore da al lavoro determina la sua motivazione aziendale: ecco perché è così importante. Bisogna considerare vari elementi: la consapevolezza di avere contribuito al raggiungimento di traguardi, obiettivi e risultati fondamentali per sé e per l’organizzazione.
Con quali mezzi allora si possono motivare nel lavoro i propri dipendenti? Esistono dei veri e propri must-have:
· Produzione video aziendali emozionali. È lo strumento ideale per comunicare con i propri collaboratori, perché permette di inviare in un certo modo un messaggio che innescherà un emozione, che a sua volta farà scattare una reazione: una maggiore e crescente motivazione aziendale.
· Benefit nell’ambito privato. Come motivare meglio le persone, se non pensando alle loro esigenze anche al di fuori del contesto lavorativo: assicurazioni sanitarie, convenzioni mediche, aiuti alle famiglie (servizi di baby-sitting e di assistenza agli anziani), buoni acquisto per libri, cinema, musei, mostre o palestre.
· Supporti finanziari. Utilizzare questi mezzi in azienda significa dare una notevole motivazione ai propri collaboratori. Sono fortemente apprezzati ed estremamente efficaci: polizze assicurative per la famiglia, prestiti, mutui, finanziamenti agevolati.
· Benefit della routine lavorativa. Anch’essi incrementano non solo la motivazione, ma anche il potere di acquisto dei dipendenti. Ce ne sono alcuni che sono probabilmente i più diffusi e quotati in questo ambito: buoni pasto, buoni spesa e sostegno alla mobilità con il supporto per gli spostamenti casa-lavoro.
Le teorie sulla motivazione dei propri collaboratori.
Le aziende, sono quindi da un lato alla ricerca di collaboratori motivati, ma allo stesso tempo per attrarre la motivazione aziendale è essenziale mettere in atto iniziative a sostegno della qualità della vita e del benessere organizzativo: due dei pilastri che incrementano le ottime performance lavorative dei dipendenti.
Al centro delle teorie degli studiosi sulla motivazione dei propri collaboratori, ci sono i bisogni. Maslow, Alderfer e McClelland provano a spiegare le motivazioni che spingono le persone all’azione: gli elementi individuati sono sia fisici che psicologici.
In particolare, la teoria dei bisogni di Maslow, vede il bisogno come origine assoluta della motivazione che spinge i collaboratori a soddisfarlo. Il comportamento dei collaboratori, è quindi direttamente proporzionale ai bisogni che generano la motivazione, ordinati secondo diverse priorità.
Le categorie delle diverse necessità, sono sempre connesse tra loro. Pertanto, in mancanza della soddisfazione anche di un solo bisogno, si ha un deficit, mentre quando questo è soddisfatto, non è più motivante.
Possiamo dunque creare un certo parallelismo, tra i bisogni classificati da Maslow e le attività che possono essere intraprese dalle aziende per migliorare il clima organizzativo e la motivazione aziendale:
- Fisiologia: retribuzione incentivi.
- Sicurezza: condizioni e modelli contrattuali, sicurezza sul lavoro, benefit aziendali.
- Affiliazione: team di lavoro, capacità di leadership, delega o supervisione.
- Stima e autostima: premi, riconoscimenti, avanzamenti di carriera.
- Autorealizzazione: successo e soddisfazione rispetto al lavoro svolto.