Mascherine e gel igienizzante: modelli e regole per un utilizzo efficace

Una breve analisi dei migliori strumenti di protezione
Quali mascherine è meglio indossare? I gel disinfettanti sono meglio del semplice sapone?
Nonostante le notizie circa la sperimentazione sul vaccino anti Covid-19 siano incoraggianti, dovremo convivere ancora per molto tempo con i dispositivi di sicurezza e con tutte le accortezze necessarie a contrastarne la diffusione utilizzandoli sempre più spesso. Qui puoi trovare tutte le caratteristiche e differenze dei gel igienizzanti.

Da cosa dipende l’efficacia di un gel igienizzante?
Da alcuni mesi, ormai ogni giorno, siamo tenuti a utilizzare il gel igienizzante sulle nostre mani. Lo scopo è quello di cercare di ridurre il rischio di contagio da Covid-19. Tuttavia, con l’arrivo dell’autunno e dunque del calo delle temperature, può capitare che compaiano arrossamenti causati appunto dall’impiego del gel. Durante la stagione fredda le mani tendono a seccarsi maggiormente e i gel igienizzanti a base alcolica non aiutano a mantenerle morbide e idratate.
Per questa ragione, in molti si chiedono se e quando risulti necessario utilizzare tali gel e in quali occasioni è possibile impiegare altri prodotti.
A tal proposito, gli esperti sottolineano che quando se ne ha l’occasione è sempre consigliabile detergere le mani utilizzando acqua e sapone, soprattutto se ci si trova all’interno dell’ambiente domestico. Per farlo in modo corretto è possibile seguire le linee guida fornite dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità).
Quando si fa riferimento a questa tipologia di detergente è importante ricordare che si tratta di prodotti contenenti una composizione alcolica di un valore pari o superiore al 60%. Proprio per questa ragione il gel igienizzante è in grado di eliminare virus e batteri in maniera efficace ma, allo stesso tempo, può risultare aggressivo sulla pelle. I tensioattivi contenuti nei saponi, benché svolgano la stessa azione eliminando le medesime particelle, risultano decisamente più delicati sulla cute.
L’OMS ha inoltre spiegato in modo esaustivo come disinfettare le mani. Gli step consigliati sono: inumidire la pelle e successivamente utilizzare un quantitativo corretto di sapone per poi spalmarlo su entrambi i palmi, frizionare la schiuma con il dorso e intrecciare le dita, strofinare ancora palmo contro palmo e intersecare nuovamente. Da ultimo, insaponare il pollice, tenendolo all’interno di quella opposta e infine procedere con tutte le altre dita impiegando la stessa procedura. Risciacquare e asciugare correttamente la pelle, ponendo attenzione agli interstizi. Come ultimo chiudere il rubinetto toccandolo con la carta.

Quando è tassativo l’utilizzo del gel igienizzante?
L’utilizzo dell’igienizzante è obbligatorio entrando all’interno di uno spazio chiuso, sia esso un esercizio commerciale o un altro locale. Tale accortezza risulta infatti fondamentale per evitare che virus e batteri possano depositarsi sugli articoli esposti, sulla merce, sull’arredamento e molto altro. In egual misura è consigliabile utilizzare un gel a base alcolica dopo aver maneggiato denaro contante, aver effettuato una corsa in autobus, metropolitana, treno, taxi o qualunque altro mezzo di trasporto pubblico.
Uno dei momenti in cui ne è caldamente consigliato l’uso è poi a seguito dell’utilizzo di una toilette pubblica ma anche dopo aver toccato le proprie scarpe, buttato la spazzatura, soffiato il naso, starnutito, tossito.
Non solo, il detergente deve essere inoltre usato a seguito del contatto con un animale, un suo giocattolo o il suo guinzaglio, dopo essere stati a contatto con persone ammalate, aver toccato del cibo crudo, aver utilizzato un telefono pubblico, aver cambiato un pannolino, aver toccato uova, pollame o pesce, essere stati in un luogo affollato (cinema, aeroporto, palestra, stazione). Abbiamo visto in precedenza come procedere per la pulizia e alla sanificazione delle mani con acqua e sapone, ora invece vediamo come applicare in maniera corretta i gel igienizzati.
Vi sono manovre corrette che richiamano le precedenti definite dall’OMS (per la pulizia con il sapone) che possono essere applicare anche in questo caso: una volta applicata una piccolissima quantità di gel (una noce) sul palmo della propria mano risulta poi necessario massaggiare in modo da distribuire il prodotto fino al polso ma anche fra le dita e sulle unghie. L’asciugatura del prodotto è un passo importante affinché possano essere rimossi il 99% dei batteri presenti sulla superficie delle mani. Per una corretta detersione si consiglia inoltre di togliere anelli e bracciali durante lo svolgimento della procedura.
È importante che dopo l’utilizzo del gel non si proceda al lavaggio delle mani con acqua. Tale passaggio ne annullerebbe l’efficacia. In egual misura è sconsigliata, a seguito dell’utilizzo del gel igienizzante, l’applicazione di una crema idratante. Per una corretta disinfezione è opportuno dedicare all’operazione precedentemente descritta non meno di 40 o 60 secondi (per la detersione con acqua e sapone) e non meno di 30-40 secondi con il gel igienizzante mani a base alcolica (da utilizzare, si aggiunge, solo quando le mani sono asciutte).

Quali mascherine indossare?
Secondo l’organizzazione mondiale della sanità (OMS) le mascherine chirurgiche hanno un potere filtrante massimo del 20% verso l’interno e del 95% verso l’esterno. Nonostante ciò, queste sono spesso le più utilizzate per via della praticità ma soprattutto della leggerezza. Tali qualità le rendono infatti più comode poiché favoriscono la respirazione. Non solo, il fatto che siano usa e getta conferiscono maggior praticità poiché non risultano necessari lavaggi periodici. Per ciò che concerne questo dispositivo, le indicazioni fornite dagli esperti ne sottolineano un tempo di utilizzo massimo non superiore alle 8 ore. Superata tale soglia è consigliabile gettarlo e utilizzarne uno nuovo. Come accennato, questa tipologia rientra tra le più utilizzate tuttavia le mascherine chirurgiche tendono a irritare il viso. Questo accade poiché sono realizzate con materiali non idonei a rimanere per molte ore a contatto con la pelle.
Per contrastare le irritazioni e ovviare a tale problema è possibile optare per le mascherine in stoffa. Inoltre quelle chirurgiche, come purtroppo tutti gli altri modelli, hanno il grande svantaggio per chi indossa gli occhiali, di favorire l’appannamento delle lenti nel momento in cui vi è uno sbalzo di temperatura consistente. Tuttavia, tale fastidio si manifesta con qualsiasi tipologia e pertanto chi li indossa non può che scegliere in base ad altre preferenze personali.
In commercio, oltre a quelle di tipo chirurgico è possibile acquistare quelle in stoffa. Questi, infatti, tra i dispositivi di protezione, sono quelli più scelti da coloro che hanno una pelle del viso particolarmente sensibile oppure da chi presta particolare attenzione all’ambiente e non ama i prodotti usa e getta. Uno dei fattori positivi dell’utilizzo delle mascherine di stoffa è proprio la delicatezza sulla pelle del viso, sempre più irritata nella zona a stretto contatto con questi dispositivi, specie quelle chirurgiche. Come abbiamo precedentemente accennato i modelli in stoffa sono anche definite mascherine di comunità, questo perché indossandole è possibile ridurre la circolazione del virus Covid-19. Inoltre, esse non sono soggette a certificazioni specifiche, ad eccezione della validazione dell’ISS (Istituto Superiore di Sanità). Queste infatti possono essere utilizzate come utili misure igieniche per ridurre la diffusione del virus SARS-COV-2 e non come dispositivi di protezione medica o individuale. Il comfort nell’indossarle è un pregio da non da sottovalutare. Tale qualità si associa infatti alla leggerezza che non contrasta la respirazione e le rende altresì comode da utilizzare per svariate ore. In commercio sono reperibili mascherine con differenti forme e gradi di aderenza al viso. Tuttavia per essere utilizzate devono coprire adeguatamente naso e bocca. In sintesi è possibile affermare che la mascherina in tessuto è da intendersi utile nel momento in cui viene adottata insieme ad ulteriori misure di tipo protettivo che possano contribuire a ridurre il contagio come ad esempio il distanziamento fisico di almeno 1 metro e la corretta detersione delle mani.
Infine, le mascherine Fpp2/Fpp3 risultano anch’esse utili a contrastare la diffusione del virus Covid-19 poiché in grado di filtrare sia in entrate che in uscita. Se si desidera acquistare DPI di qualità è consigliabile visitare l’e-commerce Maskhaze.it.