Sant’Anna e l’isola d’Ischia

La celebrazione della Santa protettrice delle madri e delle partorienti, moglie di Gioacchino e madre di Maria Vergine, è molto sentita sull’isola d’Ischia: in occasione della festa di Sant’Anna, il 26 luglio, vengono infatti magnificamente rievocate antiche tradizioni con la sfilata delle barche allegoriche, l’incendio simulato del Castello Aragonese e i fuochi piromusicali, nello stupefacente palcoscenico naturale della baia di Cartaromana.

La chiesetta a Cartaromana

È situata proprio a ridosso di questo specchio acqueo la chiesetta di Sant’Anna, nei pressi degli omonimi scogli e della Torre, dove il giorno prima della festa viene celebrata all’aperto una messa con il Vescovo a cui partecipano tante ischitane incinte. La cappella venne edificata nel ‘500 per volere di Donna Laura Sanseverino D’Avalos, che chiese al marito Innico D’Avalos di intercedere presso il sovrano per poterla costruire. Durante la cerimonia di consacrazione della chiesetta la donna donò un quadro con l’effigie della Santa.

La processione delle barche

Si è tramandata nei secoli la consuetudine, per gli abitanti di Ischia Ponte, di commemorare, con una processione di barche, Sant’Anna, raggiungendo la chiesa affacciata sul mare e invocandola per assicurare alle donne una gravidanza e un parto felice. In passato, a bordo di lance, gozzi e pescherecci, addobbati per l’occasione con fogliame e ghirlande di fiori, veniva consumato un pasto a base di coniglio e parmigiana di melanzane dopo aver remato fino al santuario, rischiarato dalle lucerne (lampetelle) e dai tanti fuochi accesi sugli scogli e sulla retrostante collina di Soronzano, per pregare.

Festa a mare agli scogli di Sant’Anna

Attualmente la festa di Sant’Anna viene celebrata maestosamente, con un corteo di carri allegorici galleggianti (zattere adagiate su barili o vere e proprie imbarcazioni) che concorrono per aggiudicarsi il Premio della Giuria e i premi speciali: il Premio Funiciello (dal nome di uno degli artisti ischitani più importanti di sempre) viene assegnato al miglior bozzetto; il Premio Andrea Di Massa, in memoria di uno dei migliori costruttori della storia della festa, gratifica la complessità realizzativa e l’innovazione scenografica; il Premio Nerone (soprannome di Giovan Giuseppe Sorrentino, protagonista delle prime edizioni) è per la barca che riesce a interpretare meglio lo spirito della manifestazione; il Premio Domenico Di Meglio (storico giornalista ischitano) viene assegnato con il giudizio del pubblico.

Lo spettacolo viene inoltre esaltato dal fuoco simulato che avvolge il Castello, con Blue Dolphin di Stephen Schlaks che è da anni la colonna sonora dell’incendio, e dai fuochi d’artificio a ritmo di musica, a cui assistono numerosi residenti e turisti dal Pontile Aragonese, dal Piazzale delle Alghe, dagli scogli o da via Soronzano e dintorni, ma specialmente in barca.

Storia recente della ricorrenza

Storia e tradizioni hanno incontrato il folclore il 26 luglio del 1932, quando un gruppo di amici del posto decise di inscenare in maniera scenograficamente strutturata ciò che veniva tramandato da secoli. Ed è dal 1962 che si ha memoria, anche fotografica, della festa di Sant’Anna; dal 1998 al 2013 si è svolto come “Palio dei Comuni dell’Isola d’Ischia”. Nelle edizioni successive hanno iniziato a gareggiare anche i comuni delle vicine isole di Procida e Capri.

Nel corso del tempo sono stati coinvolti, in giuria, come conduttori, voci narranti o nell’esecuzione di performance e installazioni artistiche, importanti personaggi locali e nazionali legati al mondo dello spettacolo, come il regista Luchino Visconti, la famiglia Rizzoli, la famiglia Malcovati, la signorina Buonasera della Rai Rossana Laudetti, i maestri carristi di Viareggio, la nipote di Totò Elena De Curtis, l’attrice Lina Sastri, la scenografa e costumista Mariagrazia Nicotra, Vinicio Capossela, Erri De Luca, l’attore Giancarlo Giannini, Eugenio Bennato.

Negli ultimi anni il comune di Ischia, oltre a bandire il concorso a cui prendono parte gruppi informali e associazioni dell’arcipelago campano, affida a un direttore artistico la gestione della manifestazione, che ha addirittura ottenuto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica. Protagonisti ad ogni edizione ospiti di eccellenza e naturalmente la comunità locale, con artisti, artigiani, carpentieri, interpreti e spettatori che aderiscono con sentimento vivo agli emblematici festeggiamenti sul mare di Ischia.